LEZIONI DI OMEOPATIA

  L’Omeopatia è una disciplina medica che in Italia possiede un riferimento normativo ben definito e che risulta di esclusiva competenza del medico – oppure del farmacista, solo all’interno delle competenze specifiche. Non essendo una materia di insegnamento ufficiale all’interno delle Università, così come le altre Medicine Non Convenzionali (MNC), non tutti i medici la

Il “proving” è la sperimentazione pura del farmaco omeopatico sull’uomo sano, svolta con metodo “induttivo” e “dal concreto all’astratto”, non allo scopo non di dimostrarne l’efficacia ma piuttosto per ottenerne il quadro generale dei sintomi propri del rimedio stesso. Contrariamente alla sperimentazione allopatica, quella omeopatica considera anche sintomi qualitativi e non solo oggettivi/quantitativi. Le regole del proving sono

Proseguendo nella disamina degli aspetti metodologici caratterizzanti la Medicina omeopatica, parliamo oggi di un testo fondamentale per la selezione del rimedio omeopatico più indicato: il Repertorio. L’analisi di un Paziente si svolge all’interno di una visita medica approfondita, la quale possiede alcuni aspetti tipicamente caratterizzanti. Per l’analisi del caso, l’Omeopata utilizza poi dei testi particolari

La “Materia Medica” omeopatica è un testo che raccoglie l’elenco delle medicine utilizzate in omeopatia, con la relativa descrizione delle proprietà cliniche. Potremmo definirla quindi il libro di “Farmacologia Omeopatica”. La Materia Medica, assieme al Repertorio, costituisce un testo di base per l’Omeopatia classica unicista ed è uno strumento di consultazione quotidiano essenziale ed imprescindibile

Riprendendo il nostro articolo Omeopatia in Farmacia, andiamo a fare una breve distinzione tra quelle che abbiamo definito le diverse Omeoterapie. Lo stesso Hahnemann, scopritore dell’Omeopatia: ai §§ 7, 17, 18 del suo Organon ci dice che la totalità del paziente è quella che deve guarire ai §§ 24 e 56 ci parla della necessità che ci sia similitudine tra

Durante gli anni ’90, molte Farmacie (e poi quasi tutte) cominciarono a mettere in grande evidenza l’insegna luminosa con scritto Omeopatia, come a dire che lì dentro si offriva un assortimento di medicinali in più e delle competenze (il consiglio del Farmacista) che altri non avevano. Cominciava quindi a distinguersi uno spazio dedicato: uno scaffale,

La medicina convenzionale tende talvolta a concepire i suoi interventi come se l’organismo vivente fosse una macchina cui aggiustare i pezzi singolarmente. E così, se l’intestino si ferma si consiglia un purgante, se lo stomaco brucia si somministra un anti-acido, se l’occhio è rosso si applica un collirio, se c’è una vena varicosa si prescrivono calze contenitive. Forse però

Quando un Paziente prende appuntamento con un Omeopata lo fa talvolta perché afflitto da una malattia che non è riuscito a guarire completamente con i trattamenti convenzionali, oppure perché preferisce non utilizzare medicine capaci unicamente di “controllarne la sintomatologia”, oppure per affiancare l’Omeopatia ad una determinata terapia in corso. Quello che lo affligge, in ogni caso, sono una serie

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