Pietro Federico FIAMO Chianciano 2012

lunedì, 05 febbraio 2018 by
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Tra i fondatori della FIAMO, attualmente direttore della scuola IRMSO di Roma.

Firmatari Chianciano 2012

lunedì, 05 febbraio 2018 by
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Il “Protocollo di Chianciano” esprime le linee guida per la formazione dei medici omeopati secondo le indicazioni di LMHI (Liga Medicorum Homoeopathica Internationalis) ed ECH (European Committee for Homeopathy).

Antonella Ronchi FIAMO Chianciano 2012

lunedì, 05 febbraio 2018 by
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Presidente della FIAMO, sotto la sua guida la Federazione ha avuto un impulso di impegno e crescita importanti. Rappresentante per l’Italia presso l’ECH (European Committee for Homeopathy).

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La firma del “Protocollo di Chianciano”. Questo documento esprime le linee guida per la formazione dei medici omeopati, adeguando i programmi alle indicazione delle organizzazioni internazionali LMHI e ECH.

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Webinar F.I.A.M.O.
Patogenesi e comorbilità. Esperienze di gastroenterologica, respiratoria e dermatologica.
10 Ottobre 2020
Formazione a Distanza Sincrona

Gustavo Dominici FIAMO l’Aquila 2011

lunedì, 05 febbraio 2018 by
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Medico Omeopata, direttore della rivista “Il Medico Omeopata”, voce scientifica della FIAMO. Direttore e animatore di molti Proving (sperimentazione delle medicine omeopatiche sui soggetti volontari sani), che hanno permesso lo conoscenza di nuove medicine omeopatiche o la precisazione dei sintomi di medicine già note e poco sperimentate.

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La FIAMO e l’Associazione degli Omeopati Brasiliani hanno organizzato quattro simposi bilaterali, due in Italia e due in Brasile, ricchi di scambi di esperienze della pratica clinica, sia nell’ambulatorio della medicina generale che nei casi di emergenza. “Omeopatia nelle emergenze” è stato il tema del Simposio del 2011 all’Aquila.

Dario Spinedi Verona 2011

lunedì, 05 febbraio 2018 by
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Nel 2011 a Verona si svolge il Convegno “Omeopatia: Medicina della complessità dell’Uomo e del Vivente” cui partecipano come relatori Fritjof Capra, Paolo Benedetti, Gianluca Bocchi, Avasa Bodhi, Ernesto Burgio, Claudio Cardella, Fiorella Cerami, Ciro D’Arpa, Lia Iacoponelli, Vittorio Elia, Giuseppe Fagone,  Francesco Marino, Dario Spinedi, Maurizio Trionfi, Andrea Valeri.

Samuel Hahnemann: il padre dell’Omeopatia

lunedì, 05 febbraio 2018 by

Samuel Hahnemann è considerato a livello mondiale il “padre dell’Omeopatia”.
Egli nasce a Meissen (Sassonia) il 10 aprile 1755
da due genitori molto semplici, che tuttavia riescono a garantirgli una modesta istruzione di base. Frequenta prima la scuola pubblica e poi quella privata e acquisisce la conoscenza di numerose lingue tra cui inglese, francese, italiano, greco, latino, arabo e caldeo.
Si trasferisce quindi a Lipsia per studiare Medicina all’Università e continua poi gli studi a Vienna. Infine è costretto, a causa delle difficoltà economiche, a concludere gli studi all’Università di Erlangen, dove nel 1779 ottiene la laurea con il massimo dei voti e la lode.

Già pochi anni dopo inizia a vivere con inquietudine la propria professione, rendendosi progressivamente conto dell’inefficacia delle tecniche terapeutiche dell’epoca. Decide quindi di non praticare più come medico e di studiare chimica, vivendo con la parcella modesta di traduttore di testi medici e scientifici. Padre biologico di ben undici figli, forse non avrebbe mai immaginato che proprio da quelle traduzioni sarebbe nata l’intuizione per poter dare paternità anche a qualcosa di molto più grande.

Notando che il chinino, usato per curare la malaria, provoca nel soggetto sano gli stessi sintomi della malattia, Hahnemann pubblica nel 1806 le sue prime teorie (poi riportate anche nel libro “Organon dell’Arte del guarire”): secondo lui le malattie si possono guarire con sostanze “simili”, ossia con quei medicamenti che producono nel soggetto sano i sintomi caratteristici del morbo da combattere, laddove i sintomi sorgono spontanei a causa del processo di malattia.

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Cambia perciò il concetto di cura: non più la rimozione di un sintomo, bensì il riportare in salute l’individuo nella sua complessità, quando perturbato – specialmente nelle malattie croniche – da quelli che il medico definisce come i quattro “miasmi” (cause di malattia).

Afferma prima della morte, avvenuta a Parigi il 2 luglio 1843, con risoluta certezza: “Nella vita ci sono due tesori: una salute perfetta e una coscienza senza rimorsi. L’omeopatia ci dà la prima, mentre l’amore di Dio e del prossimo ci offrono la seconda”.
In ricordo della sua nascita, il 10 aprile di ogni anno si festeggia in tutto il mondo la Giornata mondiale dell’Omeopatia.

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Testo: dott. Riccardo Federle, Ostetrico, diplomato in Omeopatia

Annarita Aquilio FIAMO l’Aquila 2011

venerdì, 02 febbraio 2018 by
Medico e Omeopata a L’Aquila, è  stata l’animatrice e il traino dell’Ambulatorio “Omeopatia per L’Aquila” che ha seguito per circa un anno i pazienti aquilani subito dopo il terremoto che colpì la città

Medico e Omeopata a L’Aquila, è stata l’animatrice e il traino dell’Ambulatorio “Omeopatia per L’Aquila” che ha seguito per circa un anno i pazienti aquilani subito dopo il terremoto che colpì la città.

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