Il sintomo in Omeopatia: che cos’è, come si caratterizza

by admin / lunedì, 12 marzo 2018 / Published in Lezioni di Omeopatia, visitatori

Quando un Paziente prende appuntamento con un Omeopata lo fa talvolta perché afflitto da una malattia che non è riuscito a guarire completamente con i trattamenti convenzionali, oppure perché preferisce non utilizzare medicine capaci unicamente di “controllarne la sintomatologia”, oppure per affiancare l’Omeopatia ad una determinata terapia in corso.

Quello che lo affligge, in ogni caso, sono una serie di sintomi, ossia di disturbi della propria condizione di benessere che si manifestano con manifestazioni particolari come ad esempio “dolore” o alterazione di una funzione fisiologica o sofferenza. Nel loro insieme, tutti questi sintomi descrivono una malattia o una sindrome.

I sintomi presi singolarmente sono come le parole di un discorso: da sole hanno un significato semplicemente nominativo, mentre è il loro insieme che descrive la sofferenza del Paziente. La sequenza con cui si presentano, l’associazione che rivelano con specifiche condizioni, la consequenzialità che emerge tra la loro manifestazione, la variazione che subiscono al mutare di uno dei termini cui sono associati, fanno di ogni espressione di sofferenza del singolo Paziente una sofferenza diversa.

L’Omeopata tiene conto proprio delle differenze uniche e soggettive con cui il Paziente riferisce il proprio malessere.
Il Medico omeopata cerca sempre di raccogliere e “cogliere” il sintomo descritto dal Paziente nelle sue caratteristiche e nelle sue modalità proprie e squisitamente individuali di variazione ed insorgenza. È l’insieme dei sintomi che descrive lo stato di malattia, o meglio la malattia di quel Paziente. Le parole del Paziente e solo e soltanto quelle possono descrivere la sua personale sofferenza, la sua sensazione, percezione e vissuto della propria condizione e percezione del mondo circostante.

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L’Omeopata va ad utilizzare esattamente quelle parole, senza interpretazioni né preconcetti, per capire a quale quadro di sofferenza, tra quelli già noti grazie ai risultati della sperimentazione pura delle medicine usate in Omeopatia, somigli la malattia del Paziente. La prescrizione, dunque, sarà sempre una medicina che somiglia nella sua azione alla sintomatologia generata dalla malattia del Paziente.

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Testo: dott. Giuseppe Fagone, Medico Chirurgo, Omeopata, docente di Omeopatia, Tesoriere Nazionale FIAMO

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