Progetto per un database FIAMO/LMHI di evidenze scientifiche in Medicina omeopatica

La questione delle evidenze scientifiche in ambito omeopatico è un’esigenza sempre più stringente al giorno d’oggi. La parte “open minded” del mondo accademico le richiede al fine di instaurare un dialogo proficuo tra pari, mentre la componente più scettica le rifiuta a priori e, anzi, usa la supposta “mancanza di evidenze” per diffamare e discriminare la Medicina omeopatica quale “Pseudoscienza”. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la ricerca in Omeopatia ha continuato a produrre evidenze anno dopo anno.

A partire dagli anni ’90 del secolo scorso, la produzione quantitativa e qualitativa è cresciuta significativamente, senza soluzione di continuità finanche durante il recente periodo di pandemia. Allo scopo di raccogliere, catalogare e sistematizzare le evidenze finora prodotte, si è pensato quindi di creare un database dinamico, agile e open access.

Questo database raccoglie esclusivamente studi condotti su medicinali omeopatici pubblicati dal 1949 ad oggi e viene aggiornato periodicamente ogni 3 mesi. È a disposizione di tutta la comunità omeopatica nazionale e internazionale. E poiché la ricerca scientifica in Omeopatia spazia in numerosi ambiti, sono stati appositamente individuati 9 campi di studio, per un totale di 1.146 lavori pubblicati, indicizzati e linkati (tra parentesi vengono indicati quelli per ogni campo specifico) suddivisi come segue:

Revisioni Sistematiche: 101

Metanalisi: 26

RCTs (studi randomizzati controllati): 247

Studi Osservazionali: 128

Veterinaria: 109

Agro-Omeopatia: 96

Ricerca pre-clinica: 219

Ricerca Chimico-Fisica: 156

Case Reports: 64.

Il progetto in questione, partito a settembre 2017, è stato terminato e implementato on line a maggio 2018. È stato presentato al 73° Congresso Mondiale di Medicina Omeopatica (Cape Town, 5-8 Settembre 2018) ed è stato inserito tra i documenti ufficiali di LMHI (Liga Medicorum Homeopathica Internationalis) ed ECH (European Committee for Homeopathy).

Alla luce dell’interesse suscitato nel mondo scientifico, sono scaturiti progetti di condivisione con alcune organizzazioni come la Fondazione ARTOI, specializzata in ricerche e terapie in Oncologia Integrativa. Grazie a questo partenariato, il database verrà infatti portato all’attenzione di un network internazionale di oncologi che, di fatto, stanno prendendo atto delle evidenze presenti in letteratura. Negli ultimi 20 anni, infatti, questo campo di interesse si è esteso non a caso anche all’Oncologia, con risultati sorprendenti, in virtù della continua richiesta da parte dei pazienti come pure della crescente mole di studi pubblicati e di esperienze cliniche sul campo. Grazie a questo felice connubio sta cambiando la percezione che un crescente numero di oncologi avevano dell’Omeopatia. Ci auguriamo quindi che la ricerca di soluzioni innovative, efficaci, sicure ed economiche permetta nel prossimo futuro di aprire spazi di collaborazione ritenuti finora impensabili.

Dr. Francesco V. Marino

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