I medici con competenza aggiuntiva in omeopatia sono spesso MMG o specialisti che in questi mesi si sono trovati ad affrontare in prima linea le sintomatologie presentate dai pazienti Covid 19; le relazioni del dott. Fagone e della dott.ssa Frati, MMG a Milano, hanno portato contributi clinici e sulla gestione dei pazienti molto rilevanti.
L’utilizzo di medicinali omeopatici prescritti sulla sintomatologia individuale ha permesso di evitare ricoveri in pazienti sintomatici, che in alcuni casi non avevano risposto a terapie convenzionali.
E’ da sottolineare che nelle prime fasi di malattia non ci sono e tanto più non c’erano a marzo, protocolli condivisi, e la strategia terapeutica era sostanzialmente l’attesa.
In queste relazioni si è inserito l’apporto del dott. Ciro D’arpa che ha pubblicato su Clinical research i risultati delle prime osservazioni svolte e ha delineato uno specifico algoritmo per la diagnosi clinica di Covid 19 in base ai dati in suo possesso.
Della metodologia omeopatica ha parlato il dott. Gulia, ed è stato anche trattato il tema del genio epidemico, se sia da considerare solo in campo preventivo o anche curativo e se l’esperienza fin qui raccolta permette di delinearne uno o più di uno. A questo può dare una risposta la raccolta di casi clinici che sta sviluppandosi a livello internazionale e di cui hanno parlato Tiziana di Giampietro, Coordinatrice del Research Committee dell’ECH, e Carlo Maria Rezzani, creatore del progetto Clificol Covid 19.
I meccanismi patogenetici e le strategie preventive che sono state trattate ampiamente nei testi pubblicati sul sito FIAMO da Lucia Gasparini sono stati oggetto di un breve excursus da parte di Antonella Ronchi, mentre Sara Mini e Nadia Damian hanno trattato il tema delle zoonosi.
Un ringraziamento particolare va alle Aziende: Arcana, Ce.M.O.N., Farmacia D’Atri, Fonte Plose, Laboratoires Boiron, Laboratorio Sodini, per il sostegno non condizionante dell’evento.
L’augurio che tutti i relatori si sono fatti è quello che i dati emersi da questo webinar, suscitino la curiosità e la necessità di nuove ricerche più estese e multicentriche, in cui le evidenze diventino sempre più forti permettendo ai cittadini, che hanno deciso di curarsi con la medicina omeopatica, di avere gli strumenti per scegliere in sicurezza e ai medici di lavorare in scienza e coscienza.
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