Repertorio e repertorizzazione dei sintomi omeopatici

by admin / lunedì, 23 aprile 2018 / Published in Lezioni di Omeopatia, visitatori

Proseguendo nella disamina degli aspetti metodologici caratterizzanti la Medicina omeopatica, parliamo oggi di un testo fondamentale per la selezione del rimedio omeopatico più indicato: il Repertorio.

L’analisi di un Paziente si svolge all’interno di una visita medica approfondita, la quale possiede alcuni aspetti tipicamente caratterizzanti. Per l’analisi del caso, l’Omeopata utilizza poi dei testi particolari – costituenti la base della “letteratura omeopatica” – chiamati “Materia Medica” e “Repertorio”.

Per la scelta del rimedio, il Medico omeopata si é servito fin dai primissimi tempi di uno strumento indispensabile, chiamato Repertorio: si tratta di un grosso libro suddiviso in capitoli che raggruppano i “sintomi mentali”, i “sintomi fisici” (raccolti in capitoli diversi a seconda dell’organo o il sistema che li esprime) e i “sintomi generali”. Per l’Omeopatia, ognuno di questi tipi di sintomatologia riveste la stessa importanza, soprattutto se “storico”, ossia presente da molto tempo nella storia clinica del Paziente.

repertorio

Il repertorio si apre con il capitolo Mind, un importantissimo capitolo dove ritroviamo sintomi, raccolti in cosiddette “rubriche”, relativi ad emozioni come la tristezza, l’apatia, la rabbia oppure l’allegria, e molto altro. É qui che si declinano i molteplici aspetti del carattere e le illusioni vengono analizzate nel dettaglio; qui si contemplano gli sbalzi di umore, le passioni e le paure (specificate una per una), le ansie e le ossessioni. Qual è l’influenza del mare, del sole, del vento o della pioggia, della musica, della solitudine o della compagnia sullo stato mentale del nostro paziente? Il Mind ce lo racconta.

Esiste poi un capitolo specifico per le donne ed uno per gli uomini. Nel primo ritroviamo sintomi relativi all’apparato genitale, alle mestruazioni ed al parto, alla menopausa, ma anche al desiderio e alle difficoltà sessuali. Nel secondo sono raccolti i sintomi fisici degli organi genitali maschili e i disturbi della sessualità nell’uomo.

Esiste un capitolo per ogni parte del corpo e per la sua funzione. Alle orecchie per esempio si associa l’udito, al retto la defecazione e alla vescica la minzione.
Gli ultimi capitoli del Repertorio descrivono poi i sogni notturni e i tipi di febbre, insieme ai diversi modi di viverla.

Infine, nel gran capitolo Generals sono raccolti i sintomi che appaiono in relazione con l’ambiente in senso generale. È qui che si analizzano per esempio i gusti e le avversioni alimentari, sempre considerati all’interno di una visita medica omeopatica nella loro peculiare manifestazione.

Tutti i sintomi nel Repertorio sono accompagnati da una lista più o meno lunga di rimedi omeopatici che hanno dimostrato un effetto curativo specifico proprio sui sintomi stessi, con un’intensità variabile misurata in “gradi”.
Repertorizzare i sintomi omeopatici significa ricercare i sintomi del caso clinico in studio all’interno del Repertorio ed “incrociare” i rimedi corrispondenti al fine di poterne sceglierne uno, il più adatto per quel Paziente.
La repertorizzazione é una pratica che richiede precisione ed una certa dimestichezza. Spesso é necessario tradurre il sintomo nel linguaggio usato nel Repertorio, che si cominciò a scrivere nel 1800 (quando le parole e le attività della popolazione non erano del tutto uguali alle nostre), oppure in lingua inglese, ma senza alterarne il significato né dandone alcun tipo di interpretazione.

Il Repertorio più utilizzato storicamente é stato quello di James Kent, omeopata di Philadelphia del secolo IXX, che rieditò varie volte la propria opera rendendola più maneggevole e completa.
Attualmente esistono programmi informatici che includono Repertori di diversi Autori e che facilitano enormemente  il lavoro del Medico omeopata. Essi provvedono a fornire in tempo immediato una correlazione automatica tra tutti i sintomi evidenziati dall’Omeopata, generando una griglia contenente una lista di rimedi omeopatici tra i quali selezionare il più adeguato al caso specifico con un’attenta “diagnosi differenziale” tra rimedi – che si va a basare sulla loro “Materia Medica”, da conoscere nel dettaglio.

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Testo: dott.ssa Arianna Bonato, Medico Chirurgo, Omeopata, specialista in Ginecologia e Ostetricia

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