Vi presentiamo la seconda intervista alle aziende agricole che usano l’Omeopatia. La prima intervista si trova nella nostra newsletter di gennaio.
L’Azienda Agricola Bosa di Parise Mario di Marostica, in provincia di Vicenza, è un allevamento di bovine da latte di razza Bruna e Frisona, che produce latte per il formaggio Asiago e il Grana Padano. In azienda sono allevati circa 220 animali, tra quelli in produzione e quelli per la rimonta. L’Azienda Bose è una realtà all’avanguardia che utilizza il robot di mungitura, grazie al quale gli animali sono liberi di accedere con i loro tempi alla mungitura. Come molte aziende del territorio, lavora i terreni seminati per produrre alimenti per la mandria.
Per l’intervista vengo accompagnata personalmente dal Collega omeopata il dr. Mozzi Claudio che segue alcune aziende del territorio utilizzando l’approccio omeopatico.
Anche in questa azienda come nella precedente trovo un clima sereno e facce sorridenti! E questo è un buon barometro di quello che si respira. Il sig. Parise è una persona composta, molto pacata, direi anche molto professionale e obiettivo nel modo di raccontarmi della sua esperienza. Ma se è vero anche che non si sbilancia in eccessivi entusiasmi nel raccontarmi dell’uso dell’Omeopatia per i suoi animali, si percepisce chiaramente una grande esperienza e solidità nel suo racconto.
Chiedo al signor Parise di raccontarmi un po' la storia della sua Azienda e il suo rapporto con l’Omeopatia:
“Sono 30 anni che usiamo l’Omeopatia, abbiamo iniziato usandola in azienda. Abbiamo fatto le prime esperienze sui vitelli nelle forme influenzali e sulle bovine con mastiti.
In alcune situazioni integriamo anche con la medicina convenzionale, nei singoli casi, perché su alcuni problemi sembra darci alcuni risultati in più.
Generalmente trattiamo i singoli animali, ma quando volgiamo lavorare su alcune problematiche della mandria, come la riduzione delle cellule nel latte, facciamo anche dei trattamenti di gruppo.”
Che vantaggio trova nell’uso dell’Omeopatia?
“Non usiamo quasi più antibiotici, abbiamo quasi annullato le terapie convenzionali sulle forme respiratorie.
Abbiamo avuto anche buoni risultati sulla fertilità. Devo dire che anche un buon ambiente di allevamento incide molto.
Nei campi non usiamo l’Omeopatia, ma trattiamo i liquami e le superfici della stalla con dei prodotti particolari che favoriscono un corretto microbiota dell’ambiente. In questo modo anche i campi concimati con i nostri liquami vengono indirettamente trattati.”
Aggiunge il Dr. Mozzi: “In generale sono animali che stanno meglio di prima. L’uso dell’Omeopatia non è più solo un fatto economico. Quando la usi, inizi a farti molte più domande, quindi ti cambia la mentalità per affrontare il lavoro e la gestione dell’azienda. A dire il vero non so se è l’Omeopatia che cambia la mentalità o la mentalità diversa che favorisce l’utilizzo dell’Omeopatia! È un prendersi cura diverso dell’animale, osservare il comportamento e seguirlo senza pretendere che la malattia scompaia subito”.
Mi racconta qualche episodio particolare di utilizzo dell’Omeopatia che le è rimasto impresso?
“E’ capitato che l’Omeopatia abbia funzionato, mentre l’antibiotico dato in prima battuta no.
Come ho detto prima, siamo riusciti ad abbassare il parametro delle cellule nel latte con il trattamento omeopatico e questo aumenta il valore del latte stesso perché le cellule basse sono un parametro di qualità.”.
Interviene anche il Dr. Mozzi, che sfogliando il registro dove sono segnati tutti trattamenti dei singoli animali, cerca di ricordare casi particolari.
“Sono molti i riscontri sulla fertilità, perché con il solo utilizzo dell’Omeopatia data sui singoli animali con una scelta personalizzata anche dai dati registrati risulta evidente.”.
“Generalmente - prosegue il Collega - non usiamo protocolli ma interveniamo sui singoli animali, i rimedi vengono dati direttamente i bocca dopo averli sciolti in acqua, anche più volte al giorno. Anche gli operai sanno come somministrarli.
Usiamo qualche protocollo nel post partum per le situazioni di metrite dove possiamo usare a seconda della gravità Sepia, Pulsatilla, Actea Racemosa, o in casi più seri Cantharis, Secale cornuta, Hamamelis.”.
Consiglierebbe l’Omeopatia alle altre aziende?
“Sì certo! Ne ho parlato con altri colleghi ma non ci credono. Però i risultati ci sono.
C’è un grande lavoro di cura del Veterinario che deve essere tempestivo soprattutto sulle mastiti e sulle bronchiti.”
Concludo chiedendo se anche in famiglia utilizzano l’Omeopatia.
Certo! - risponde il sig. Parise - abbiamo un Medico omeopata di famiglia.
La visita si conclude con qualche foto alle protagoniste di questa intervista: le mucche. Placide, curiose e fiduciose del nostro operato.