Dopo 3 anni che sono veramente volati, sono arrivato al capolinea della mia esperienza di National VicePresident LMHI per l’Italia 2022-2025: il mio mandato è adesso in scadenza. Ebbene sì, sono passati 3 anni da quando il mio maestro-guru-amico Pietro Gulia mi chiese se fossi disposto a subentrare al suo posto come NVP per l’Italia.
Dopo che Pietro mi telefonò ebbi un momento di “spiazzamento” iniziale durato qualche giorno, ma decisi di accettare, anche se non sapevo bene cosa aspettarmi e cosa potessi fare di utile per la comunità omeopatica.
Ma, come ho fatto durante tutta la mia vita, mi dissi che ci avrei provato, sapendo che mi aspettavano molte trasferte anche in località non propriamente agevoli (Colombia prima fra tutte, Turchia, e poi un luogo decisamente più abbordabile come Siviglia) e molti impegni.
Ricevute tutte le informazioni dal caro Pietro e tutto il materiale di cui avevo bisogno, decisi di interpellare l’amico Livio Marcellini per sapere se avesse piacere di essere il mio “assistente di campo” e Livio, compagno di IRMSO e grande Omeopata, accettò: sapere che lo avrei avuto al mio fianco mi rincuorava molto!
Dunque cominciai ad espletare tutte le formalità, grazie all’aiuto della grandiosa Giovanna Giorgetti, e degli amici della LUIMO per la loro rispettiva parte (relativa alle iscrizioni dei membri FIAMO e LUIMO); poi mi cimentai con l’invio del resoconto annuale delle attività delle associazioni. Tutto filava liscio, per fortuna, avevo ricevuto ottime istruzioni e sapevo di avere valide persone su cui poter fare riferimento.
Arrivò il momento del mio primo congresso LMHI come VicePresidente per l’Italia, la meta era Istanbul: iscrizione, biglietti aerei, albergo, tutto ok.
Partenza da Roma per una destinazione mai esplorata fino a quel momento ma, come dice Livio “Si va, si va”. Buono fu il viaggio: Rosignano-Roma-Istanbul e poi Istanbul aeroporto con un tassista che non parlava neanche una parola di inglese e che mi accese la radio con musica turca alla partenza e la spense all’arrivo in albergo (circa un’ora di musica araba!), dicendo come unica parola quando eravamo sul ponte sul Bosforo “Europa” indicando col dito da quale parte fosse il continente.
Finalmente in albergo, ebbi il piacere di trovare Livio e l’amico Renzo Galassi che mi introdusse nel mondo LMHI e... sorpresa! Grandissima festa da parte di tutti, sembrava che ci conoscessimo da sempre, dall’allora Presidente uscente Gustavo Cataldi alla Presidente entrante, Altunay, ma anche da parte di tutti, veramente di tutti: Bernardo Merizalde, Bernhard Zauner, Evin Turkay, Andrea Flores Sanchez, Bianca De Canha, Lisa Amerine, Henning Gypser con la moglie Heike e… tutti!
Grandissima e bellissima esperienza per un piccolo Omeopata di periferia che si trovava con i più grandi di tutto il mondo, amico di tutti.
Tralascio il congresso, di cui ho fatto il report a suo tempo, ma veramente devo soffermarmi sulla incantevole atmosfera in cui mi sono trovato.
Passarono i mesi e sapevo che mi dovevo aspettare un grande viaggio, perché, come ben sapete, la tappa successiva era nientemeno che Bogotà, “solo” 10000 km da casa. Non nego che la cosa mi dava un po’ di pensiero, anche perché, alla fine, sarei stato completamente da solo dall’Italia, con un viaggio molto molto faticoso e partito malissimo con lo sciopero totale delle ferrovie italiane. Questo disguido mi avrebbe impedito di raggiungere Fiumicino, ma si risolse con l’intervento di mio figlio Lorenzo che mi accompagnò prontamente all’aeroporto. Viaggio quindi complicato, tra cambi di volo, attese estenuanti, variazioni di gate all’improvviso, ecc. ecc.
Riuscii finalmente ad arrivare a Bogotà e ritrovai la stessa bellissima atmosfera amichevole dell’anno precedente, con il vero piacere di ritrovarsi e di condividere tutti insieme la fantastica esperienza.
Anche in questo caso tralascio di parlare del congresso perché a suo tempo ho scritto tutto.
Ultima tappa del mio mandato: Siviglia! E qui molti degli Omeopati italiani erano presenti, c’era una grande rappresentanza dell’Italia, con moltissimi amici dell’RMSO ma anche molti della FIAMO, della LUIMO: moltissimi presenti, molti relatori italiani (Petrucci, Signorini, ecc.).
In quell’occasione si sono ulteriormente rinsaldati tutti i piacevoli rapporti con i grandi Omeopati del mondo, si è rinforzata la “tela” di amicizia e condivisione con tutti gli altri.
Bene, sono arrivato al termine della mia piacevolissima esperienza: ho avuto il piacere di conoscere moltissime e interessantissime persone di tutto il mondo (Brasile, Spagna, India, Pakistan, Turchia, Messico, Olanda, e via ancora), di interagire con loro in maniera bellissima, ho avuto l’onore di far parte del Gruppo Comunicazioni della LMHI, facendo i report dei congressi ma anche scrivendo qualche notizia relativa all’Italia, partecipando il più possibile attivamente alla vita della LMHI.
Tutti quelli con cui sono venuto in contatto fanno ormai parte del mio prezioso bagaglio di conoscenza, che è stato arricchito notevolmente in questi 3 anni.
Mi è stato chiesto se avessi piacere di candidarmi ancora e ho risposto subito di sì, è stata una grandissima esperienza e sarebbe bello poter proseguire, anche se spesso è stato faticoso e anche se, in caso di eventuale riconferma, mi aspetterebbero Bangladesh, Messico e altre mete un po’ “impegnative”.
Ritengo giusto che anche qualcun altro al posto mio possa avere lo stesso piacere e le stesse esperienze e quindi mi ricandido volentieri, ma lascio la porta aperta ad altri.
Al di là di tutto, invito tutti i colleghi omeopati a partecipare attivamente alla vita della LMHI perché è veramente stimolante, ricca, e ci sono molte persone disposte a collaborazioni e rapporti amichevoli. Voglio però ribadire che sarebbe utile avere una maggiore partecipazione anche alla vita della FIAMO, che propone ugualmente molti eventi e collaborazioni interessanti e stimolanti nel nostro Paese.
Ecco, ho finito il mio saluto da NVP, che è venuto anche un po’ lungo, ma avrei anzi voluto dilungarmi ancora di più, perché sono stati 3 anni densi e piacevoli. Molti dei miei reportage fotografici ve li ho già mostrati in precedenti articoli.
Un caro abbraccio a tutti
Dr. Paolo Pifferi